Ecco a voi finalmente i nomi! I nomi dei due stagisti che ci seguiranno durante l’estate 2012 nel progetto SavanaWIND, collaborando e faticando e godendo con noi dei volti, dei sorrisi, delle risate e dei panorami indimenticabili che, senza tema di smentita, ci si prospettano davanti.
I personaggi in questione sono Adam Sosa e Cristiano Gilardetti.
Abbiamo loro chiesto di presentarsi, così che anche i lettori possano conoscerli. Dalle mail che ci hanno inviato restiamo stupiti, piacevolmente stupiti della carica interiore che forse la Crisi, forse un mondo tenebroso e difficile impediscono di manifestarsi diversamente. Ci godiamo allora la scelta operata che, ripetiamo, non è stata per nulla facile, molto meno delle attese. E, da insegnanti quali alcuni di noi sono, ribadiamo che i giovincelli odierni vanno “testati” più che capiti, nel senso inglese del termine “test”: messi alla prova, messi nel difficile, senza cattiveria ma con determinazione. Di solito regalano speranza e soddisfazioni inattese!
Ecco a voi il primo: Cristiano Gilardetti.

Walter (quello ricciolo) e Cristiano (quello giovane)
“Salve prof, ho messo giù una piccola descrizione, con le prime cose che avevo in mente. Avevo più da parlare dell’africa che di me.
Ogni esperienza fa e farà parte della formazione personale. Questa opportunità, oltre che formativa, sarà per me anche una specie di messa alla prova, per lasciar spazio alla mia personalità, e per insegnarmi a convivere in nuovi ambienti, con nuove persone. Sicuramente ci saranno effetti positivi o negativi.
Mi chiamo Cristiano, e fortunatamente sono stato scelto per uno stage scolastico in africa. Non ero convintissimo, di partecipare, ma alla fine ho deciso. La partenza è un giusto un mese e un giorno dopo il mio 18esimo compleanno, giusto in tempo per un pò di libertà, e ammetto che un pò di timore c’è l’ho, ma l’entusiasmo e la voglia d’avventura sopravvalgono. Non so se lascerò soddisfatto il mio professore (Mirko Marengo, n.d.r.), che ci ha guidati quest’anno nella classe 4a, e i partecipanti, perchè oltre a piccoli lavoretti, non ho mai avuto esperienze nel campo lavorativo, a differenza del mio collega. Sopratutto perchè, l’oggetto in questione, è un progetto particolare da costruire in un periodo preciso; spero quindi di non rallentare il gruppo e di non deludere chi mi ha scelto. Su di me non c’è molto da conoscere, un adolescente come molti altri, con qualche rimpianto però. Fin da piccolo giocavo a calcio, nella squadra del mio paese, vicino ad Asti. Avrei potuto imparare a suonare con qualche strumento, ma all’epoca non ero interessato, scoprendo poi invece belle sensazioni. Ultimamente ho scoperto una voglia di apprendere e applicare, dalle tante materie che ci circondano, a tutto cio che mi interessa. Pensavo però di orientarmi in un periodo di carriera militare, perchè diventerebbe lungo se continuassi negli studi, incominciando a lavorare troppo tardi. Spererei così in qualcosa di promettente, anche se mi terrà lontano da casa. Dunque si aspetta la partenza, e sopratutto un’esperienza particolare. Sicuramente lascerà il segno. Al ritorno saprò cosa dire.”