…insomma, dopo il successo a PopupMakers del mese di marzo siamo stati piacevolmente assaliti dalle nuove possibilità che ne sono conseguite e abbiamo decisamente trascurato un po’ il blog: incontri, richieste, possibilità, in Italia, a Zanzibar, negli USA. Ogni tanto ci accorgiamo di quanto impreparati siamo di fronte a queste piccole grandi possibilità!
Per intanto, scade stasera la Call for Makers della MiniMakerFaire Torino che si terrà a Torino il 31 maggio: una maker faire cittadina e da strada, sulla falsariga di quelle ben più famose americane come quella di San Mateo.
Siccome ci abbiamo preso gusto a Roma…ci proviamo! Vorremmo raccontare di un piccolo grande progetto che è nato insieme e parallelo al VentolONE ormai 7-8 anni fa, cioè la possibilità di acquisire dati di vento a distanza e con spesa molto limitata. Il percorso è stato difficile e tortuoso, con tentativi vari che han portato nel 2011 a realizzare la prima stazione di datalogging basata su Arduino. Utilizzata per la prima volta a Zanzibar, ci ha consentito di avere tanti dati per Ukomola prima, per Mfereke dopo, dove tuttora sta lavorando indefessa dopo l’installazione della scorsa estate 2013. Nel corso del tempo migliorie su migliorie si sono susseguite, riducendo drasticamente i consumi, migliorando il sistema di acquisizione, migliorando la procedura di scrittura sulla scheda SD.
Restava, finora, la relativa impossibilità di evitare il passaggio attraverso la scheda SD che necessita di una persona la quale di tanto in tanto si rechi sul posto, salvi i dati e ce li spedisca via mail: se il sito è in una zona impervia (vedi Ukomola), se la connessione Internet è ballerina, se il processo di copiatura non va a buon fine, ecco, settimane di dati rischiano di andare perse in un attimo.
Come già pensammo fin dall’inizio servirebbe che i dati venissero salvati in locale, su una scheda SD perchè non si sa mai, ma soprattutto questi venissero spediti periodicamente direttamente a un server, meglio se personale, in modo che nessuno possa metterci il becco (soprattutto quei curiosoni di Google, Yahoo!, Microsoft, Facebook e sopratutto l’NSA…!). L’uso di una GSM shield per Arduino si è rivelato un po’ macchinoso e abbastanza costoso.
Poi è arrivato Arduino Yun. Una rivoluzione. Una scheda Arduino (Arduino Leonardo, per la precisione) unita ad una mini-distribuzione Linux pensata per l’hacking di alcuni router, OpenWRT, con porta ethernet e scheda wifi integrate. Arduino + Linux, interfacciati tra loro con una libreria sritta ad hoc, e wifi o ethernet già implementati significa aprire delle praterie di possibilità di utilizzo, con la possibilità di “far parlare” tutto con tutto! Quindi anche il nostro anemometro. Con un prezzo assolutamente abbordabile, € 52 + IVA sullo store ufficiale (si tenga conto che una scheda Arduino con il datalogger di Adafruit costano, insieme, sostanzialmente la stessa cifra)
In ultimo: la presenza di una porta USB host a bordo ci ha fatto pensare…vuoi vedere che la si può utilizzare sia per salvare i dati su una pendrive, più comoda di una scheda SD, sia, più succulento, per connettere Yun alla rete 3G-UMTS, quindi a Internet anche dove non c’è nè wifi nè rete LAN?
Detto…fatto! Abbiamo trovato una libreria già bella pronta su GitHub (https://github.com/pictux/Yun_3g), e la stiamo testando e modificando alla bisogna.
Per intanto la nostra Arduino Yun sta monitorando una serra, trasmette i dati via wifi a un home server realizzato con una Cubieboard, li salva inoltre su una scheda microSD e li pubblica su un sito web: appena la connessione 3G sarà attivata sposteremo Yun sul VentolONE italico, per monitorarlo continuativamente (qui il feed):
In ultimo, un gruppo di amici ha sviluppato per noi una applicazione web per l’analisi dei dati anemometrici: una bomba! Che racconteremo più avanti, per non dilungarci oltre, qui.
Ma contiamo di spiegare tutto questo, e tutte le potenzialità, durante la Mini Maker Faire a Torino, a fine maggio: speriamo di esserci!