Solar Stirling engine

…e per non farci mancare nulla qualche primo timido passo nell’uso dell’energia solare per alimentare un motore Stirling, di cui abbiamo già parlato qui!

——

In order to move towards testing and experimenting solar energy to power a Stirling engine, here we are with some tinkering around a commercial cheap Stirling engine bought on Aliexpress with a solar dish, covered by silver adhesive film!

Cosa bolle in pentola – what’s going on

Il VentolONE team sembra in letargo da un po’ ma è solo una impressione!
Stiamo lavorando sodo in varie direzioni per dare ancora più sostanza al nostro progetto, sia rispetto al crowdfunding, sia rispetto ad applicazioni future in terra africana, sia rispetto a questioni prettamente tecniche. Del crowdfunding abbiamo già detto in lungo e in largo, e dedicheremo un articolo specifico a breve circa la nostra strategia: per ora sappiate che la campagna è semplicemente rinviata, alla primavera 2014!.
Per le future auspicabili installazioni in PVS stiamo ragionando attorno a un bel progetto a Mfereke, in Tanzania, dove già siamo stati nell’estate scorsa, e un altro sul lago Vittoria: vedremo.
Per gli aspetti tecnici invece abbiamo qualche ancor più sostanziosa novità. Affiancati da un (ottimo) nuovo tesista del Politecnico di Torino, Luca Toselli, stiamo (finalmente) sviluppando un po’ di analisi fluidodinamica della nostra turbina, perchè fare modellini da bravi makers è bellissimo, ma costa moltissimo!
Abbiamo da poco scoperto un nuovo software, NextLimit XFlow, che stiamo testando. Purtroppo non è nè open nè gratis…ma confidiamo, prima o poi, di sfruttare le potenzialità di OpenFOAM, open-source e gratis, che ci ispira ancora di più! Per ora…XFlow è già un bell’accontentarsi! Il softwfare sembra decisamente valido e user-friendly, e quindi contiamo nel breve di avere una bella simulazione completata…anche se richiederà qualche settimana di calcolo “matto e disperatissimo”…

 

—–

VentolONE team seems to be in hibernation, winter is coming (and we don’t like it!), but this not the truth!

We are working hard on various directions in order to strengthen all our project, either about crowdfunding and future african buildings and technical questions.

About crowdfunding, well, Italy has a lot of problems about…but probably we found a way! More on a future post, but, by now, ok, crowdfunding campaign is postponed to 2014 spring: it would have been better to have on November but it was impossibile, simply. So we think it is better to have some time to prepare all the needs well.

About future installations we are evalueting a really nice project in Mfereke with ACRACCS NGO, and another one at Victoria Lake: news should come in a few days.

Finally, with our new guy Luca Toselli from Politecnico of Turin working on his master thesis about our turbine and its structure, we started some CFD simulations with a really nice software, NextLimit XFlow. It was time, after 5 years! Because we think it is fine to be a maker and making lots of models…but it is too much expensive!

So, give us some enough time to learn all we need, and then we will share great simulations!

A Terrafutura, Firenze

Una parte della truppa è impegnata in questi giorni a Terrafutura, nello stand di Retenergie, cooperativa energetica nata all’interno di Soalrecollettivo ancora una volta per iniziativa, tra gli altri, del tenace Marco.

Consigliamo a chi passa dallo stand 278, padiglione canaviglia, di andare a farci quattro chiacchiere:  infatti “…L’idea alla base della Cooperativa consiste nel produrre energia rinnovabile da impianti di produzione a basso impatto ambientale attraverso la forma dell’azionariato popolare (come allargamento dell’esperienza “Adotta un kw” promossa da Solare Collettivo)…”

Walter e Marco a Terrafutura

Insomma, una cooperativa che si occupa di produrre energia con criteri che esulano dal solo mercato: una bella sfida!

Ah, Terrafutura è a Firenze, alla Fortezza da Basso!

Goliardia eolica!

Chiudiamo la settimana con altre misurazioni e la sostituzione dei cuscinetti del VentolINO con altri più performanti. In attesa della neve, e di un po’ di vento, vi segnaliamo un evento che è un incrocio di goliardia e alta ingegneria, e per questo ci piace molto: Racing Aeolus 2012!

Si tratta di una manifestazione che si tiene in Olanda e che prevede la partecipazione di numerosi team che si sfidano nella realizzazione di trabiccoli eolici, insomma delle ventomobili! Ricordo che qualche mese fa un amico mi chiedeva se aveva senso immaginare di piazzare una turbina sul tettuccio di una automobile per generare corrente elettrica per alimentare l’autovettura stessa. Risposi che era una palese violazione del principio di conservazione dell’energia, infatti la potenza inviata alle ruote era la stessa che “generava” il flusso d’aria che metteva in moto la turbina sul tetto, ma che al netto dei rendimenti la potenza sviluppata diventava insufficiente a muovere l’auto stessa.

Qui la faccenda è diversa: infatti il vento è previsto e presente a priori. Inoltre, causa attriti e rendimenti, la quota parte di potenza della vena fluida che diventa potenza utile è molto limitata, e di conseguenza la velocità del trabiccolo molto bassa. Peraltro la velocità che si raggiunge sarà quella di equilibrio (delle potenze), per via del fatto che alla velocità del vento reale va a sommarsi quello “virtuale” dovuto al moto del trabiccolo contro vento. Insomma, una bella sfida ingegneristica, guarda caso sponsorizzata dai big dell’eolico che non si lasciano certo sfuggire l’occasione di un po’ di visibilità e di ottenere ingegneri entusiasti già un po’ formati sul campo!

Al minuto 0:23 anche un trabiccolo alimentato da una turbina ad asse verticale!

VAWT at Racing Aeolus

Qui invece i dettagli del regolamento.

Beh, buona visione!

Il primo VentolONE in terra africana…

…ora e realta!

Ma che fatica! Abbiamo passato 12 giorni a fare 10 ore al giorno di lavoro sotto il sole!

Cliccate sulle immagini sopra per vedere le nostre facce da vicino, distrutte ma soddisfatte!

Ora qualche giorno di vacanza, meritata!

poi, dalla prossima settimana, tutti i dettagli, tutte le questioni affrontate, le riflessioni, le foto, le magagne risolte, e quelle ancora presenti!

E, ovviamente, tutto il materiale disponibile per tutti sotto licenza CreativeCommons (Share Alike)!

Il VentolONE 3.0 è realtà! – VentolONE 3.0 now really exists!

Importantissimo
Non dimenticate la festa del progetto ZanziVENTO di sabato 18 giugno!
Poche righe per esprimere a tutti i lettori la gioia di poter vedere realizzato il nostro prototipo: il video parla da sè! Nei giorni a venire i dettagli, e per chi lo desidera, alla cena di sabato sera potrete ammirare dal vivo la turbina! Non mancate!

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=KAxHZZW942I%5D

Just few words to describe our joy: the turbine works, works well, and…the above video talks more than words!
As soon as possible we will publish all the details, and the results of the following tests!

 

Mappe di ventosità – 3

[la spiaggia di Paje, bassa marea]

Ci stiamo dedicando allo studio della ventosità di Paje, località a Nord di Jambiani, perchè su windguru.cz sono riportati i dati previsti per Paje. Trovandosi sullo stesso lato dell’isola di Zanzibar, a poca distanza (20 km) è presumibile che le condizioni di vento siano sostanzialmente le medesime di Jambiani.
L’analisi si è focalizzata sui dati di 3 anni, unici disponibili sul sito indicato. Se ne ricavano valori assolutamente interessanti dal punto di vista della producibilità da fonte eolica. In particolare si ottiene una velocità media del vento pari a 5,62 m/s (!), nonchè una distribuzione di frequenza centrata su 5,5 m/s, all’incirca:

In attesa di sviluppare il discorso e procedere al calcolo della producibilità annua unitaria, e quindi valutare la dimensione da assegnare alla turbina, interessa valutare anche la variazione oraria della distribuzione di vento. Altrimenti detto: quando si verificano statisticamente le maggiori probabilita di vento lungo la giornata?
L’animazione che segue (click sull’immagine se l’animazione non funziona) ci pare particolarmente esplicativa (in essa non compaiono le frequenze relative %, bensì quelle assolute):

Come si vede il vento cresce nel primo pomeriggio per poi raggiungere il picco a sera inoltrata, e tornare a calare all’alba; tale andamento è peraltro ben noto a chiunque abiti in prossimità del mare…
Ora, tale andamento si adatta perfettamente al tipo di installazione che ci avviamo a realizzare a Jambiani.
Infatti la richiesta di mr. Suha è orientata all’estrazione di acqua da un pozzo per immagazzinarla in un serbatoio. chiaramente l’irrigazione avviene nelle ore meno calde della giornata, cioè al mattino e alla sera (esser figli di agricoltori a qualcosa serve!). Per cui una distribuzione di vento che, mediamente e probabilisticamente, comporta molto vento di notte consentirà un ripristino del livello di acqua nel serbatoio esattamente nelle ore in cui tale serbatoio non viene utilizzato, consentendoci di dimensionarlo in maniera più semplice, e semplicemente realizzarlo più piccolo.
Analogo discorso vale, chiaramente, per un eventuale pacco batterie da ricaricare attraverso un VentolONE dedicato, o realizzato a parte.
Resta da verificare l’attendibilità dei dati previsti dal modello matematico di windguru.cz: per ora, a una prima grossolana analisi per confronto tra quelli reali dell’aeroporto di Zanzibar e quelli previsti, (non abbiamo dati  reali di Paje, ad oggi) pare di poter dire che la correlazione sia estremamente buona.
Infine: nell’ottica di condividere materiale e calcoli e risultati, a questo link potrete trovare il foglio di calcolo utilizzato per le analisi.

[la spiaggia di Jambiani]

Mappe di ventosità – 2

Girovagando nel web ci siamo imbattuti in questo sito assolutamente interessante in termini anemometrici:

http://www.windguru.cz/it/

che può sicuramente integrare quanto già affermato in un precedente post.
Va tuttavia riportato quanto dichiarato dagli autori del sito:

[avvertenze del sito windguru.cz]

Si sostiene cioè che i dati sono frutto di modelli matematici, non necessariamente rispondenti alla realtà.
Fiduciosi nella matematica (!) per ora ci accontentiamo: da una prima analisi emerge una ventosità media a Paje,poco a Nord di Jambiani, dove il progetto ZanziVENTO vedrà la luce, intorno a 5,5 m/s
cioè delle condizioni assolutamente valide, nei limiti del modello matematico che li ha generati.

[valori ricavati mediando giorno per giorno, su 3 anni, le velocità predette dal modello di calcolo per la località di Paje, Zanzibar]

Qualcuno ci campa…

…con le tecnologie appropriate!

http://catapultdesign.org/about-2/mission

Dal loro sito:

The problems Catapult Design addresses are real; they’re tangible; and they’re solvable.  We address them with a four-phased approach that includes:

•    ensuring the right needs are addressed,
•    a product is designed with the end-user in mind,
•    a strategy for implementation is defined,
•    the impact the product has on a community is measurable


Questa realtà americana ci pare presenti assoluta somiglianza di intenti e di metodi
e meriterebbe un approfondimento e, perchè no, un contatto, magari diretto.
Facciamo così: questa estate Zanzivento, poi allarghiamo la cerchia!

[il video di presentazione di Catapult Design]