…con un po’ di amaro in bocca per varie questioni che vi spiegheremo un po’ alla volta, e che abbiamo tergiversato un po’ nel raccontare.
Per cominciare, il 23 ottobre 2014 una insolita nottata di vento, con folate (presumibilmente) superiori a 80 km/h hanno letteralmente distrutto il primo prototipo di VentolONE che abbiamo realizzato nel 2011, in preparazione alla spedizione zanzibarina.
Probabilmente una pala ha ceduto, forse l’alluminio si è strappato, ciò ha generato uno squilibrio generale nel rotore che ha mandato tutta la struttura in forte vibrazione, peggiorando progressivamente la situazione: insomma, 4 braccetti dei 6 presenti sono piegati (!), le pale sono distrutte (!!), la torre ha “camminato” per 2 metri (!!!).
Nella zona venti del genere non si ricordano da almeno dieci anni, e i dati di una vicina stazione anemometrica confermano l’impressione che si sia trattato di un evento fuori dal normale.
Tecnicamente il problema è facilmente risolvibile, sostituendo le parti rotte: diciamo una giornata di lavoro e un po’ di materiale.
Ingegneristicamente la torre, non vincolata volutamente al suolo (mentre lo è, e saldamente, quella di Zanzibar!), ha retto comunque lo sforzo, e tutto ciò da spunto per ragionare su come modificarne la struttura per smorzare per quanto possibile futuri squilibri del rotore.
Idealmente una rottura del genere chiude un po’ l’anno, iniziato con grandi speranze e chiuso un po’ in mestizia.
L’azzurro che c’è al di là delle pale rotte ci rincuora, ci invita a sperare per il 2015.
p.s.: manco il tempo di scrivere queste righe che giungono croccanti novità da Zanzibar…stay tuned!