Openwind software

Portiamo all’attenzione dei lettori del blog questo interessante software segnalatoci dal duo bedogni – Ruggieri ( 😉 ). Intanto è open source, e questa è già una (discreta) novità nel panorama software per applicazioni tecnologiche. Inoltre ne esiste una versione per ubuntu – Linux, e anche questa è una novità.

Poi, direttamente dal sito:
“OpenWind is an open source platform designed to empower scientists and
engineers working in the field of technical wind energy consultancy and to
provide transparency to those whose job it is to see that the industry remains
on a firm financial footing…
We see this project as a vehicle by which best practices in the
industry can progress in step with advancements in the theory of wind farm
design, turbine loading analysis and modeling

potrebbe perciò esserci utile, se non proprio per l’aspetto wind farm, quantomeno per la determinazione di ventosità e producibilità annua.
Ci proponiamo di approfondirne lo studio, per intanto il link a un commento interessante su  http://cleantechnica.com.

Aggiornamenti

Non ci eravamo persi per strada! Nè tantomeno stufati del Ventolone!
Che, se ancora gira più nei nostri sogni che nella realtà
tuttavia…è sempre più vicino, almeno il 1° prototipo!
Il quale, ad oggi, avrà queste caratteristiche:

  • N.pale = 3-6 (possibilità di passare da 3 a 6 sulla stessa struttura per fare analisi sperimentali)
  • corda = 0,5 m
  • diametro del rotore 2m
  • altezza della pala 2m

Ma le novità non sono finite, anzi!
Brevemente, con l’impegno ad approfondirle a breve:

  • abbiamo incontrato Marco Sclarandis di Pescara, che…non sapremmo come definire, attore, poeta, tecnico, pensatore…ma abbiamo passato 2 ore piacevoli a chiacchierare con lui di energia e prospettive non solamente tecniche
  • Francesca parte per Socotra martedì, dove ci scatterà fotografie utili ai fini dell’analisi anemologica, nonchè cercherà di ottenere info di natura idrogeologica e sociale (interesserebbe a qualcuno un Ventolone?)
  • una ditta piemontese che lavora nell’ambito delle rinnovabili da almeno 25 anni si è detta molto interessata al Ventolone! Una sorpresa anche per noi, in fondo. Ciò tuttavia apre inevitabilmente la questione rispetto a brevetti e licenze. Saremmo orientati a immaginare una situazione analoga a quelle di alcune distribuzioni Linux (Mandriva, SLED, RedHat), per le quali convivono fianco a fianco versioni free e versioni all inclusive a pagamento: per il Ventolone, progetto aperto per la’utocostruzione, prodotto commerciale per la vendita. E’ tutto da studiare, avanti chi ne sa qualcosa o ha suggerimenti!
  • vista la mole sempre maggiore di contatti (vedi contatore Geovisite qui  a fianco) dall’estero siamo orientati a tradurre a breve in blog in inglese e francese, se qualcuno sa lo spagnolo e ha voglia…benvenuto/a!
  • ci siamo incontrati con il prof. Ruggieri dell’Uninsubria e il suo tesista Andrea Bedogni: l’incontro è stato proficuo e decisamente piacevole, talvolta sembra proprio…che ci si trovi! Andrea svilupperà alcuni aspetti dello studio, in virtù del suo passato da aeroplanista aeromodellista aviatore (? 😉 ) e studente di aeronautica nella scuola secondaria. Il prof. Ruggieri invece proporrà il Venolone come applicazione per autocostruzione nell’ambito del progetto BestRay e ci fornirà i dati anemologici relativi alla zona a Nord di Arusha, Tanzania, dove il progetto stesso avrà luogo
  • Ignazio Caruso ci ha mandato una vista a 360° della zona di Wanging’ombe (Tanzania) che riportiamo di sotto, altro sito candidato al Ventolone (insieme, su suo suggerimento, a Ilunda, nella medesima zona)

Che dire…quanto movimento!

Wanging’ombe a 360°

a Nord di Arusha, oltre il monte Meru