Ricorderemo l’estate 2015 anche per i lutti che han colpito membri e simpatizzanti storici del gruppo, dal papà di Alberto ai genitori di Davide detto “il Bizzo”.
Ci stringiamo a loro, per quanto può servire…
Ricorderemo l’estate 2015 anche per i lutti che han colpito membri e simpatizzanti storici del gruppo, dal papà di Alberto ai genitori di Davide detto “il Bizzo”.
Ci stringiamo a loro, per quanto può servire…
Riprendiamo dal sito di Vincenzo e segnaliamo ai lettori il caso di Tashi Bista in Nepal nella regione di Mustang, il quale ha realizzato una turbina eolica a partire dai famosi disegni e progetti di Hugh Piggott.
Ci riempie gli occhi vedere come le persone intraprendenti vedano un problema e ne cerchino una soluzione!
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From Vincenzo’s site the story of Tashi Bista from Mustang region, Nepal: a wind turbine made with simple materials using Piggott’s projects. It is so nice to see people trying to solve their own problems and needs with poor stuff and great keenness!
Ci saremo anche noi!
è ufficiale, e lo sappiamo, ironicamente, dallo stesso giorno (di più, dallo stesso istante!) in cui abbiamo mandato in liquidazione openGalileo.
Si chiude una porta, se ne aprono altre, con nuove persone e nuovi membri!
Ci speriamo, stiamo operando per completare definitivamente la turbina.
Poi toccherà allo Stirling!
Un agosto…incandescente!
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Yeah, we will be at MakerFaireRome again! openGalileo has gone, new possibilities, new targets, new people to come!
We are working hard to complete the turbine, then it will be the solar stirling turn!
Insomma, si chiude.
L’esperienza, l’esperimento di openGalileo, l’idea di coniugare aspetti sociali della nostra impresa e aspetti commerciali per sostenere la stessa…beh, è fallita.
Chi scrive gestisce questo spazio web dalle origini e ha dato vita al progetto VentolONE.
Ne ha viste di cotte e di crude, ha vissuto in prima persona la fatica a reperire fondi, a conoscere e mescolarsi con altre esperienze, a realizzare prototipi con risorse limitatissime, a reggere la delusione di fronte ai fallimenti.
Chi scrive non ha però mai avuto a che fare con una situazione quale quella creatasi nella società.
Ho riflettuto a lungo circa la possibilità di passare tutto sotto silenzio piuttosto che raccontare tutto per filo e per segno…e sì che ci sarebbero tante, tante cose da raccontare!
L’idea che mi son fatto è che i lettori, gli amici maker e tutti i donatori di questi anni abbiano diritto di sapere, e che al tempo stesso un racconto dettagliato sarebbe solo …triste, per la pochezza umana di tante persone sperimentata in questi 10 mesi.
Le difficoltà han generato un diradamento spinto degli articoli pubblicati perché si rischiava ogni volta di finire per avvocati: ora che siamo in liquidazione si è potuto riprendere a pubblicare.
Le difficoltà han generato uno sfaldamento anche del gruppo originario, che ha vissuto una crisi profonda: resta chi ha superato quella crisi, e chi desiderava e desidera fino in fondo vedere il progetto progredire.
Le difficoltà han portato alla luce in maniera netta chi ci metteva del suo e chi ci ha messo le chiacchiere, chi crede nella finalità sociale del progetto e chi voleva preservare il capitale investito: di fronte a questo la cernita è stata naturale, e spietata.
Le difficoltà hanno delle cause che penso siano da ricondurre a tanti fattori, tra i quali i seguenti:
Se basta un personaggino simile a metterci in difficoltà… come possiamo immaginare di cambiare alcunché del nostro piccolo angolo di mondo?
Se un personaggino simile finisce in TV nazionali (oggi a SkyTG24) a parlare di ciò in cui è presunto esperto, rispetto al quale abbiamo appurato la effettiva pochezza, ecco, allora nel nostro Paese conta solo raccontare bene le cose (aah, lo “storytelling”…), il merito va bene a riempir la bocca, e quando salta fuori che è solo fuffa…si sposta l’attenzione su qualcos’altro con la più semplice applicazione dello “straw man argument“ … Di quanti altri cialtroni televisivi ci siamo bevuti negli anni un sapere inesistente, non potendo verificare come invece in questo caso? Tanti, tantissimi, di sicuro, per lo più senza accorgercene se non dopo.
(Al riguardo abbiamo un altro bell’esempio italiano da raccontare, tenuto in caldo da gennaio, ma i vincoli societari mi hanno impedito di esporlo, con un po’ di scienza: ci torneremo).
Infine: questo blog e questo sito han rischiato seriamente di sparire, di finire in mano a quel personaggio: quando il tizio si è appalesato meglio per quel che era e per qurl che faceva e voleva, la possibilità è stata rifiutata con fermezza, generando tanti malumori. Ora capisco meglio il rischio corso, e ringrazio chi al FabLab a Torino mi ha aiutato e consigliato per il meglio.
Insomma eccoci qui.
In questa estate bollente lavoriamo sodo per completare gli aspetti tecnici che ancora mancano, come potete vedere negli articoli recenti, e per ricostruire su basi più solide le relazioni umane che contano, quelle che han dimostrato di valere anche nella divergenza di opinioni.
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openGalileo is over, finally.
Our experiment in entrepreneurship has gone, and we are not going to cry for this!
Some relationships and some friendships are gone with the society, some others are still alive.
The project goes on, fortunately we preserved it from those difficulties and from those persons interested only in making money with it.
Life goes on!