A che punto siamo – So what?

A che punto siamo, quindi con la rope pump? La questione ha assunto tempi un po’ africani, ma in realtà siamo sempre più fiduciosi in una (rapida?) soluzione definitiva. Vi spieghiamo meglio il problema: come già detto nel post precedente la fune con i pistoni è molto difficile da tirare, segno evidente che qualcosa le impedisce un moto libero come in realtà dovrebbe essere e come avevamo verificato prima che la “guide box” fosse posizionata sul fondo del pozzo:

Ora se scorreva così facilmente prima, cosa è successo poi? Abbiamo qualche ipotesi in testa, ma servono a poco a 10000 km di distanza! Perciò attraverso Giorgio Colombo che ringraziamo qui pubblicamente siamo ora in contatto con SHIPO, la ong tanzaniana che installa rope pump e presso la quale mr. Suha aveva seguito un corso: chi meglio di loro può risolvere il problema? Il motivo della nostra tranquillità? Il fatto che Giorgio ci abbia riferito che utilizza normalmente una rope pump analoga a quella a Jambiani, in un pozzo di 25m: se funziona da lui… E siccome il VentolONE è ancora egregiamente in piedi, tutto lascia ben sperare. Insomma, attendiamo ancora un po’! A chi volesse approfondire come si realizza una rope pump suggeriamo alcuni dei tanti manuali di riferimento che si trovano online, qui e soprattutto qui!

la “guide box”, prima dell’immersione

la “guide box” vista da vicino: in primo piano la bottiglia che funge da cuscinetto

Suha e Wuha costruiscono la “guide box”

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So what’s going on with VentolONE and rope pump in Jambiani?

well, the problems still remain, probably due to the guide box. As you can see in the above video and photos everything seems to be good, the rope moves the rights way around the bottle used as a bearing, so the problem should be into the well. We contacted SHIPO and so did Suha yesterday, so we are quite sure we will see water soon! SHIPO is the NGO where mr. Suha attended a course about rope pump, so who better than SHIPO could solve the problem?!

For those who wants to know more about rope pump a lot of material is available on the web, expecially here and here!

SMS da Mr. Suha…

…ma non ancora quello che avremmo desiderato leggere:

“Hi Mario, I am in Stone Town this morning. I am looking for more stuff for the rope pump. Right now we have not yet reached the solution”

Che dire: un po’ di tristezza, un po’ di consapevolezza che completare l’opera via etere non è uno scherzo, un po’ di convinzione che la tenacia che ci stanno mettendo porterà al successo. E tra qualche mese questi intoppi sembreranno solo…piccoli intoppi!

nella fotografia (del 20 agosto 2011):
visione d’insieme dell’impianto eolico con i serbatoi installati
(mancava ancora il tubo della rope pump, beninteso!)

Rientrati!

Siamo rientrati, tutti, alla fine! con il ritorno di Elena e Mario la prima parte del progetto Zanzivento può dirsi conclusa, e i post precedenti testimoniano il successo.

In tanti ci chiedono se il sistema funziona, e…sì il sistema funziona, alla grande direi visto che le prestazioni reali misurate concordano in pieno con i risultati attesi.

In tanti ci chiedono poi: ma quanta acqua esce?

accidenti, per ora nulla! ma…non è un fallimento, un poco di pazienza! Restano infatti ancora alcuni aggiustamenti da fare sulla turbina, e sulla ruota che movimenta la pompa a corda (rope pump): come si vede nel video che segue (realizzato 10 giorni fa) la corda tende a scivolare sulla ruota, a causa del peso dell’acqua sollevata (circa 6 kg, quando il tubo è tutto pieno).

Abbiamo già avuto modo di mangiarci le mani perchè con un minimo di lucidità in più sarebbe bastato aggiungere da subito alcuni pezzi di copertone a cavallo della ruota, oppure far fare due giri alla corda: di certo avremmo visto uscire acqua, e il godimento sarebbe stato definitivo!

Ma eravamo tutti assolutamente stanchi dopo gli ultimi 10 giorni a lavorare alla shamba dalle 7 alle 18, ininterrottamente (e non è un eufemismo!), e la lucidità non c’era più. Ora, rinfrancati da una settimana di riposo, possiamo dire serenamente che il progetto funziona, richiede qualche aggiustamento e basta.

Vedendo e rivedendo il video infatti, e confrontando i dati di vento (mediamente 3 m/s) di quel momento con la velocità angolare della ruota (circa 18 giri/minuto) emerge che siamo perfettamente in linea con i risultati attesi, e quindi…se la corda non scivolasse avremmo visto uscire dal tubo un poco di acqua!

Ora siamo in contatto con mr. Suha per risolvere il problema: gli abbiamo mandato il disegno che segue, con alcune modifiche ulteriori per il freno a corda e il posizionamento della ruota rispetto alla struttura, e aspettiamo trepidanti l’annuncio dell’acqua!

Infine, avendo finalmente a disposizione una connessione Internet veloce e comoda, dedicheremo i mesi a venire nel raccontarvi, a partire dal principio, tutto il progetto con tutte le foto che per problemi di rete non abbiamo potuto postarvi mentre eravamo in quel magnifico posto che è Jambiani!

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Finally back at home! one week ago Mario and Elena landed in Milan, and so the first part of the project has come to an end.

Many people want to know about the project, and about the water, and how much water the turbine is able to pump. Well, by now…we couldn’t see any water, due to some little problem with the rope pump, as you can see in the above video.

We feel a little bit angry because the solution was so near…adding some tyre pieces across the wheel should solve the slipping of the rope! but we were to much tired of all the work…

So we contacted mr. Suha and proposed the solution in the above picture, and now we are waiting for his response!

So, in the following posts we will tell and show you all the pictures, all the videos and all the ideas, thought, sensations we lived in jambiani and could not tell you before due to a difficult Internet connection!