Piccolo e colorito aggiornamento riguardo lo stato di salute di Baba Camillo, al secolo Camillo Calliari, missionario in Tanzania cui questo nostro progetto tanto deve, direttamente e indirettamente.
Dunque, sentito al telefono per i consueti auguri di Natale, si trova in vacanza “forzata” a Romeno a casa di suo fratello. L’abbiamo sentito allegro e pimpante a dirla tutta; si sta riprendendo dall’attacco ischemico di qualche settimana fa, da lui commentato tra il serio e il faceto con un detto africano: “bahati mbaya”, cioè “è stata la sfortuna”. Beh, insomma, proprio la sfortuna…per uno che è stato a un passo dal restarci…!
Ci ha poi confermato che tornerà a Kipengere ma che dovrà attendere gennaio 2013 perché c’è necessità ancora di qualche esame e di qualche visita di controllo: d’altro canto “meglio un asino vivo che un medico morto” ci ha detto Camillo…! Insomma, almeno il buonumore non manca!

Baba Camillo in Ludodolero, Tanzania
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Ok, finally Baba Camillo feels better! He is in Italy, needing some more medical checks, so he will get back to Kipengere at the end of January, hopefully. He seemed cheerful, telling us that he need more checks because “it is better a jackass alive than a doctor dead”: ok, probably this italian proverb will be difficult to understand for everyone outside Italy…