E allora…

…c’e’ un’altra possibilita’: rinunciare a 2 giorni di riposo a Zanzibar e rinviare la partenza da Ilembula.
Chiaramente pero’ dobbiamo avere la certezza che domani noi si possa avere a disposizione una nuova coppia di giunti cardanici, la possibilita’ di andare a Ukomola a ricuperare i pezzi meccanici ed elettronici defunti, la disponibilita’ di Tarcisio a sostituirsi da solo il regolatore Tristar e/o il Relay Driver qualora del caso (al ritorno in Italia vi spiegheremo tutto l’impianto: sostanzialmente segue le indicazioni di mr. Piggott come riportate sul suo blog).
Tarcisio ci da l’ok su tutto. Va bene. Alle 20.30, sentito anche Mirko, decidiamo. Restiamo due giorni in piu’. A Zanzibar (da dove parte, peraltro, il nostro volo di ritorno di domenica) andremo sabato. Ce la giochiamo mercoledi’ e giovedi’. Andiamo a dormire un po’ sollevati, timorosi ma determinati.

…e quindi…

…ci troviamo alle 19.30 a dover decidere che fare.
Non e’ per niente facile, in mezz’ora, far mente locale, lasciar da parte delusione e paure e individuare la strada piu’ efficace e possibilmente efficiente.
Possiamo partire l’indomani (oggi), come previsto: si tratta allora di percorrere due possibilita’, lasciar riparare ai locali le magagne meccaniche e mandare un kit preconfezionato dall’Italia per la parte elettronica (e il regolatore Tristar sara’ rovinato? Non lo sappiamo). Oppure ritornare a Natale, o il prossimo anno, ma con quali soldi? E…con quale faccia ci ripresentiamo, ala cena a settembre, dicendo “ehi, ciao, l’impianto funziona, ma appena in mano ai locali si e’ rotto”… molto poco tecnologia appropriata!
Scartiamo questa ipotesi: la lasciamo al campo delle “extremae rationes”.
L’altra ce la scarta Tarcisio: “…chi me lo rimette su questo generatore, loro non sono capaci…” e “…restate qui, rinviate il volo, pago io la differenza, saran 100 euro, non vi preoccupate…”. Ecco, questa seconda affermazione ci dice molto dello stile di Tarcisio, e ci rincuora parecchio: abbiamo il suo appoggio! Tuttavia…restare per fare che? Se restiamo siamo in grado di riparare il danno, che e’ meccanico ma anche forse elettronico? Di piu’: ieri abbiamo accennato a una magagna del tutto inattesa, il Relay Driver e’ programmabile solo attraverso RS-232…ma nella confezione c’e’ solo il cavo femmina-maschio. Quindi…questo resterebbe da fare, e allora quans’anche riparassimo il tutto saremmo comunque con l’impianto poco utilizzabile, in mano a locali non adeguatamente formati…non ci siamo.
Sono le 19.40. Il tempo stringe, dobbiamo decidere per avvisare compagnia di pullman e Procura di Dar Es Salaam per il pernottamento. Le possibilita’ sondate non convincono. A meno che… (continua)

E poi…

…e poi ripartiamo da Ukomola per tornare a casa, tutto completato con qualche cosa da migliorare in futuro, robetta, e passano 10 minuti quando Cosmas (il catechista, l’autorita’ locale) ci chiama per dirci che la pompa non funziona piu’. Panico.
Chi scrive torna indietro a piedi intanto che gli altri smontano l’anemometro che ci ha fornito i preziosi dati in questi 2 anni.
Sembra tutto a posto. Anche la pompa. Mistero. Cosa avran toccato?
Chi scrive decide di riavviare il sistema da zero, e…CRACK…!
Una turbina cede, sotto il vento finalmente impetuoso. Cede il giunto cardanico di raccordo.
E il regolatore Tristar emette uno scoppiettio.
Di nuovo, come l’altro giorno.
Panico.
E rabbia.
Forse ho sbagliato la sequenza di accensione (possibile? L’ho applicata identica tutto il giorno!), forse qualcuno ha pasticciato prima del mio arrivo. Non lo so.

Passano 10 minuti, arrivano anche gli altri, si decide di smontare le trasmissioni e portarle a Ilembula, a casa. Ma poi?
Mercoledi dobbiamo ripartire…

Nel viaggio verso casa nessuno parla. Solo Cristiano cerca di rincuorarmi un po’, mentre guardo il finestrino e sento il peso di un grosso fallimento…

(continua)

Ultimo giorno a Ukomola!

Oggi siamo a Ukomola in teoria per una festa, in realta’…stiamo sgobbando piu’ degli altri giorni. Per fortuna chi scrive e Cristiano ha il suo da fare nelle ultime migliorie alla trasmissione e al quadro elettrico. Per fortuna per Tarcisio ha deciso che
– la cabina deve avere un pavimento OGGI
– fuori dalla cabina vuole una vasca di raccolta dell’acqua OGGI
– tratta tutti (meno i due vostri affezionati) come un kapo tedesco a Dachau o Mathausen: abbastanza insopportabile!

E tira un vento che in questi giorni non si era piu’ fatto vedere…

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