Acqua – maji!

…collegare la pompa sommersa, avviarla (col generatore, le batterie sono ancora scariche, zero vento oggi), l’acqua sgorga…le facce, i visi stupiti dei bambini, increduli…e’ acqua trasparente!…e poi dire al catechista che, cavolo, si puo’ bere!
…e allora tutti che si buttano su quel tubo, i visi stupiti che si aprono a sorrisi allegri, contenti, fatti di occhioni scuri e grandi…
E poi le donne che ci ringraziano, con gli occhi lucidi pieni di gratitudine…

Scusate l’emozione che traspare ma…
Portare l’elettricita’ e’ bello,
ma l’acqua che sgorga ci ha commossi sul serio…

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La turbina numero 1…

…di nome Puttanis ha caricato le batterie! Per pochi secondi, oggi non c’e’ stato praticamente vento. Pero’ per quel poco ha funzionato!
Vittoria!!!

(Invece l’altra turbina, Canaglia, ha il differenziale con un cuscinetto mangiato dalla ruggine. In meno di un anno, e tenuto al chiuso e all’asciutto. Roba cinese?…)

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Le turbine han cominciato a produrre! Ma alle vacche non pare importare...

Ieri e oggi

Due giorni senza notizie! Che sara’ successo?
Ebbene, semplicemente la fretta, l’ansia di non completare in tempo pur avendo tempo in abbondanza, il desiderio di veder funzionare il tutto ci hanno un po’ preso, come gia’ a Zanzibar e l’anno scorso qui a Ilembula. Cosi’ ieri sera abbiamo ben pensato di avviare l’impianto (completo) con la sequenza di accensione sbagliata e…fuochi d’artificio scoppiettii in cabina elettrica, con stupore e paura dei locali. Insomma: dei fessi! Eravamo stanchi, l’impianto era ok, bastava dormirci una notte su e tornare con idee chiare e forze fresche…
Bilancio: un regolatore Tristar un po’ bruciacchiato (ma, incredibile, pare funzionare ancora!) e la paura di aver fatto un frittata ben piu’ grossa. Qualcosa dagli anni scorsi abbiamo imparato: cosi’ oggi ci siamo imposti di stare a casa a ripensare tutti i collegamenti e la sequenza, si’ da venirne a capo. Abbiamo perfezionato alcune parti meccaniche un po’ ballerine, e poi messo su un “banco prova” per verificare di aver capito bene. Insomma, tutto a posto (anche perche’ avevamo un regolatore di riserva!).

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Al rientro in Italia pubblicheremo un report un po’ piu’ dettagliato, sia per noi che per chi ci legge.

Morale della favola: il Tristar va acceso collegandolo alle batterie prima di tutto il resto (inverte, generatore, ecc.), a meno di non voler festeggiare il Capodanno con i fuochi d’artificio!