Baba Camillo sta meglio – Baba Camillo feels better

Piccolo e colorito aggiornamento riguardo lo stato di salute di Baba Camillo, al secolo Camillo Calliari, missionario in Tanzania cui questo nostro progetto tanto deve, direttamente e indirettamente.

Dunque, sentito al telefono per i consueti auguri di Natale, si trova in vacanza “forzata” a Romeno a casa di suo fratello. L’abbiamo sentito allegro e pimpante a dirla tutta; si sta riprendendo dall’attacco ischemico di qualche settimana fa, da lui commentato tra il serio e il faceto con un detto africano: “bahati mbaya”, cioè “è stata la sfortuna”. Beh, insomma, proprio la sfortuna…per uno che è stato a un passo dal restarci…!

Ci ha poi confermato che tornerà a Kipengere ma che dovrà attendere gennaio 2013 perché c’è necessità ancora di qualche esame e di qualche visita di controllo: d’altro canto “meglio un asino vivo che un medico morto” ci ha detto Camillo…! Insomma, almeno il buonumore non manca!

Baba Camillo in Ludodolero, Tanzania

Baba Camillo in Ludodolero, Tanzania

Ok, finally Baba Camillo feels better! He is in Italy, needing some more medical checks, so he will get back to Kipengere at the end of January, hopefully. He seemed cheerful, telling us that he need more checks because “it is better a jackass alive than a doctor dead”: ok, probably this italian proverb will be difficult to understand for everyone outside Italy…

Facciamo il punto – Ideas for 2013

Ok, la fine del mondo non c’è stata.

Quindi possiamo proseguire!

Stiamo lavorando in questi giorni nel definire gli obiettivi per il 2013, e per fare questo ci sia ingegnati nel realizzare il video di cui al post precedente, nonchè di una presentazione che possa fungere tanto da nuovo modello per le prossime quanto da tramite accativante, snello e comprensibile quando veniamo invitati a spiegare il nostro progetto.

Insomma, abbiamo utilizzato Prezi (“prizi”, in inglese si dice “prizi”, NON “prezi”!!!).


E’ un software disponibile sia in versione online che desktop (offline) con la quale è possibile realizzare presentazioni di progetti e di ragionamenti molto differente dal più classico PowerPoint e suoi fratelli (Keynote, Impress, ecc.). Prezi si muove per mappe mentali, slega il discorso dalla sequenzialità, consente/obbliga l’utilizzo di un approccio improntato alla dinamicità tipica delle mappe concettuali. Come per PowerPoint è prevista la possibilità di creare un percorso ma risulta molto più agevole esulare da esso, per imbastire il racconto in forme nuove e diverse a seconda della situazione. Se con PowerPoint racconto un percorso, con Prezi giro sul tavolo tutto ciò che so di una certa questione, la distribuisco secondo un certo ordine, sviluppo il racconto prendendo un po’ di qua e un po’ di là. Un po’ la differenza che passa tra un pranzo di nozze classico (almeno nel Nord Italia) e un pranzo a buffet!

Molte indicazioni e suggerimenti del manuale sul sito di Prezi, e tante altre su blog vari o tra i video di youtube.Suggeriamo in particolare quelli di Luca Vanin (che ringraziamo!) per la chiarezza e la semplicità: qui, qui e qui.

Purtroppo non ci è possibile caricare sulla piattaforma WordPress che ospita questo blog la presentazione stessa, per cui ci siamo anche arrangiati con la realizzazione di un video della presentazione stessa. A memoria futura e come suggerimento per chi si trovasse in situazioni analoghe: è sufficiente realizzare uno screencast del video mentre la presentazione scorre, utilizzando

  • ambiente Windows: Camtasia, o qualunque software di screencast gratis
  • ambiente Linux: Kazam, Tibesti, RecordMyDesktop, o più semplicemente da terminale il comando
    avconv -f alsa -i pulse -f x11grab -r 30 -s 1366×768 -i :0.0 -vcodec libx264 -preset ultrafast -threads 4 -y myscreencast.mp4
    di cui non diamo particolari spiegazioni: chi vorrà troverà tutto quel che desidera sul web

La presentazione, ovviamente, include anche il video del post precedente.

UPDATE: è possibile inserire una presentazione Prezi su blog WordPress seguendo le indicazioni riportate qui.

So the end of the world didn’t come, and we go on with our project. In order to renew and improve the way we present our work to people we realized a Prezi presentation. It is a new software, available online and offline (desktop version) that can be used in alternative to the well known PowerPoint (and similar ones). Really, it is more than an alternative: in fact, while PowerPoint focus on a sequential way of telling a story or describing a project, with Prezi you have to work with concept maps, which gives more dynamism to the presentation. With Prezi it is not important the starting point, you only need to focus on what you have, all your material you want to tell, organizing it in macro areas and then creating a path.

So, if PowerPoint is like a road you walk telling things, Prezi seems more like a table where you place all your ideas, grouping and organizing, and then talking about.

And all you need to know about Prezi is here, in the online manual.

Since we don’t know a way to link a Prezi presentation on a wordpress blog, we created a simple video with a screencast of the presentation itself. We suggest these ways:

  • for Windows users: Camtasia, and similar software, there are many freeware
  • for Linux user: Kazam, Tibesti, RecordMyDesktop, or simply with a terminal command like
    avconv -f alsa -i pulse -f x11grab -r 30 -s 1366×768 -i :0.0 -vcodec libx264 -preset ultrafast -threads 4 -y myscreencast.mp4

UPDATE: it is possible to embed a Prezi presentation in a WordPress blog, have a look here.

The presentation is in italian, unfortunately, and by now: hope to translate as soon as possibile, but images should be meaningful enough!

So, that’s it!

SavanaWIND 2012, il racconto – SavanaWIND, the story – UPDATE

UPDATE: aggiornato e migliorato il video di cui sotto, ora più coerente e curato. Buona visione!

In attesa di qualcosa di più sofisticato che abbiamo scoperto da poco eccovi un video-racconto per immagini dell’esperienza estiva a Ukomola, in Tanzania: realizzandolo una profonda nostalgia per i colori, la gente e la tensione ideale di quei giorni ci ha preso…ma come dice Tarcisio per mail: “A Ukomola vi aspettano” …mica ce lo facciamo ripetere!

Waiting for a smarter presentation coming soon, based on a new way of telling projects, take a look at the video above, in which we tell the story of our summer adventure in Tanzania: only italian, but it shouldn’t be a big problem, pictures and videos are really meaningful!

Google Earth!

Siamo stati selezionati per stare su Google Earth! Non che sia chissà quale successo, ma insomma…! In ogni caso tutte le foto qui (poche per ora), dalle quali è possibile risalire alle coordinate geografiche dove sono posizionate le nostre torri eoliche!

Queste le coordinate delle torri a Ukomola: -8.712043, 34.639922

e queste quelle della torre a Jambiani: -6.347587,39.53931

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Finally we are on Google Earth! All the photos here (not so many, by now), everyone can reach our turbines on Earth through coordinates!

Baba Camillo non sta bene – Father Camillo is seriously ill

Apprendiamo con grande preoccupazione che Baba Camillo, il missionario trentino che opera in quel di Kipengere, che abbiamo conosciuto una decina di anni fa e che tanto ha (inconsapevolmente, come suo stile!) ispirato il VentolONE è stato colto da ischemia cerebrale, per fortuna in Italia e per estrema fortuna mentre era in ospedale per altri controlli di routine.

Ora pare stare meglio. Conoscendo l’uomo e la sua adorabile testardaggine montanara ci auguriamo e gli auguriamo di riuscire a metter in atto tutta la pazienza che la riabilitazione richiederà!

Forza Camillo! Abbiamo ancora bisogno della tua pragmatica saggezza!

Baba Camillo with some children form Kipengere orphanage

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Our friend Father Camillo (also called “Baba Camillo”) is seriously ill: fortunately he was already in the hospital for some check-ups, so it seems he stays well by now.

We hope he will be back to health as soon as possible…pole pole! We know and admire his adorable stubborness, so we know he must be patient, and patient, and patient.

Let’s go on, Camillo, we still all need your pragmatic wisdom!

E dal sig. Suha? – what about mr. Suha’s shamba?

Questa estate uno degli obiettivi che ci eravamo posti consisteva in una visita al campo di mr. Suha per vedere cosa ne era del primo VentolONE.

Per vicissitudini che spiegheremo nei post successivi solo una parte di noi ha potuto mettere in atto tal proposito, e chi scrive non è tra questi, purtroppo! Ma la tecnologia ci viene in aiuto, e le foto realizzate a Jambiani da Anna Maria e Cristiano sono più che esplicative!

Più che i dettagli tecnici delle modifiche (tante!) apportate da Suha con l’aiuto di Shipo e altri ci interessa qui farvi vedere cosa ne è della shamba, dell’orto di Suha: una distesa verde di piante e piantine!

La vista di queste foto ci ha riempito il cuore di autentica emozione, vedere con i propri occhi che quel che hai costruito poi…cresce e fiorisce è stata una delle più grandi soddisfazioni vissute!

Le immagini si commentano da sole!

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This summer only a small part of the whole group could get to Jambiani to take a look on the first VentolONE: the member who writes here wasn’t one of these, unfortunately, but when he firstly saw the photos, well, it was a big satisfaction! It was so nice to see how deeply things changes, and how much green anyone can see, with plants and trees, where there was only dust and sand just one year ago! The following pictures don’t need so many comments!

VentolONE in Jambiani, form the bush, august 2012

VentolONE in Jambiani, nearby, august 2012

VentolONE in Jambiani, some visible changes

VentolONE in Jambiani: Suha painted the lattice!

the pipe and the tanks

Fedele opens the faucet

this water means, simply, that VentolONE works!

plants and vegetables!

bananas!

african nursery plants!

a watering can is waiting!

Only a doubt: what does it mean this writing?
our kiswahili knowledge is too poor!
Who can access the water?

Insomma, siamo partiti! – So this is Doha!

…e siamo a Doha, Qatar, in attesa di ripartire alla volta di Dar Es Salaam!

Sono stati giorni intensissimi, rispetto allo scorso anno qualche forza in meno e qualche impegno in più, unitamente a un progetto più articolato, han fatto sì che l’aggiornamento del blog difettasse un po’…rimedieremo!

Per intanto ci godiamo l’invito a incontrarci con la coordinatrice dell’Ufficio Antenna UTL della Cooperazione Italiana a Dar es Salaam: insomma il verbo del VentolONE si diffonde!

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And finally we leaved toward Dar Es Salaam for our SavanaWIND project. 4 people plus 2 other guys, by now, and other coming soon. Soon we will analyse the whole project, explain all the particular, since we think it is really interesting for DIY followers!

Nuovi dati da Ukomola – New data from Tanzania

Tarcisio ci ha spedito nuovi dati anemometrici, qualche giorno di tempo per l’elaborazione e la riflessione e…giudicate voi!

I dati di marzo – aprile:

Ukomola, 15t of March to 15 of April

e quelli di aprile – maggio:

Ukomola, 15t of April to 16 of May

Insomma, per farla breve: si è passati da una velocità media di 1,69 m/s (poco, poco vento) a 2,9 m/s (non eccelso), con una distribuzione continua lungo tutta la giornata in una maniera che ha dell’incredibile: insomma, c’è sempre vento, notte e giorno!

Ora, è molto probabile che incidano anche la vegetazione e la posizione in cui è installato l’anemometro, cosa che verificheremo quando giungeremo là.

Per certo si può dire, ora, che il vento è sufficiente già così al compito che ci è stato proposto: 3,3 kWh al giorno elettrici estraibili consentono di alimentare i bisogni della scuola, almeno per ora. In loco poi potremo migliorare e vedere se una opportuna localizzazione delle turbine possa aumentare l’energia recuperabile, per intanto ci godiamo il netto miglioramento e, particolare non da poco, il buon funzionamento del nostro sistema anemometrico!

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New wind data from Ukomola! These are far away better than previous ones, so that it is clear we will be able to power the school with 2 VentolONE turbines, as we aim to do!

As you can see in the above images, average speed raised to 2,9 m/s from 1,69 m/s, and, expecially, there is wind all day, every our of the day!

Probably better data could be found with a better location for the anemometer: we will verify this when we will be there. By now we are sure to that 3,3 kWh a day are available for the school!

And the anemometer is working fine…this is a great satisfaction for us, too!

Ri-partiamo! – Wake up!

E insomma, eccoci, finalmente! con le date ufficiali del nostro nuovo progetto che si svilupperà questa estate presso la missione di don Tarcisio Moreschi, a Ukomola, come già vi diciamo da un po’.

Dunque: 11 luglio si parte, 11 agosto si torna!

Obiettivo: installare 2 turbine eoliche per alimentare di energia elettrica la costruenda scuola di Ukomola.

SavanaWIND project

Parteciperanno all’iniziativa anche due stagisti della scuola secondaria IPSIA “Castigliano” di Asti: venerdì avverrà la selezione attraverso un colloquio individuale, di natura motivazionale e tecnica.

Tutti i dettagli del progetto nel progetto stesso, molto più dettagliato di quello dello scorso anno: vi invitiamo a leggerlo e a diffonderlo!

E non ultimo: abbiamo bisogno di reperire risorse economiche per svilupparlo! Crediamo fermamente nel progetto, sosteneteci!

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So finally we are going to get back to Tanzania! We will be in Ukomola, South – West of Tanzania, in the wild savana!

From 11 July to 11 August we will build (or “make”, better!) two windmill tower with VentolONE turbines for the growing secondary school.

Two italian students will be with us, helping and working, in a beatiful way to know Africa and african people. So stay tuned, follow us, and if you like…help us, we need a lot of money!

Primi dati anemometrici da Ukomola – First wind data from Ukomola

Sono arrivate via mail le rilevazioni anemometriche “reali!”! Tarcisio ce le ha fornite con l’aiuto di Maurizio Buffoli che ringraziamo sentitamente, anche per le foto che seguono relative al sito dell’installazione estiva. Poi ci abbiamo lavorato un po’, e di seguito vi riportiamo i primi risultati parziali.

Tarcisio raising the anemometer

Da questi primi dati per la verità non emerge nulla che già non sapessimo, cioè che marzo-aprile è il periodo con minor intensità eolica nella zona, considerazioni che avevamo già in precedenza estrapolato da vari siti dai quali è possibile risalire a valori medi giornalieri.

makambako: wind speed in first week of April

Al solito, la media giornaliera non è granchè dal punto di vista di una corretta valutazione della producibilità eolica, dal momento che la potenza estraibile dal vento cresce con il cubo della velocità del vento stesso, quindi, con un esempio banale:

sito A: 2+2+2+2=8, media=2, producibilità= 2^3 + 2^3 + 2^3 + 2^3 = 32

sito B: 0+4+4+0=8, media=2, producibilità= 0^3 + 4^3 + 4^3 + 0^3 = 128

sito C: 0+0+8+0=8, media=2, producibilità= 0^3 + 0^3 + 8^3 + 0^3 = 512

emerge come sia più utile avere poche ore di vento sostenuto piuttosto che un vento debole costante, a parità di velocità media.

Volendo fare comunque riferimento alla velocità media di un sito è necessario introdurre il coeeficiente di irregolarità o fluttuazione kf, estrapolabile e calcolabile dai dati reali, ottenendo

calcolando kf come rapporto tra la velocità media cubica (radice cubica della media dei cubi) e la velocità media.

Insomma, dai dati emerge un valore di kf pari a 1,42 circa, che significa, in buona sostanza, che il vento è molto irregolare e che rispetto al calcolo con la velocità media la potenza reale è superiore del 280% (1,42^3).

La velocità media è tuttavia, come detto, molto bassa, come atteso: 1,55 m/s, cioè più o meno 5,6 km/h.

Ad oggi, dai calcoli di Andrea, sarebbero comunque estraibili circa 10 kWh/giorno con le turbine che andremo ad installare (beninteso, al lordo dei rendimenti elettrici!), che non è poco per un mese poco ventoso!

In sostanza: se il coefficiente di irregolarità che dipende solo dal sito si manterrà su questi livelli anche nelle prossime acquisizioni, sapendo che la velocità media cresce negli altri mesi dell’anno, troveremo ulteriore conferma della bontà del progetto che stiamo mettendo in atto!

Seguono alcune fotografie che il buon Maurizio ci ha girato: diciamo la verità, da queste non riusciamo bene a capire se, al di là della vegetazione che si vede nelle immediate vicinanze, il terreno sia mediamente sgombro o invece immerso nella boscaglia.

the site, 1

the site, 2

Ci aspettavamo invece qualcosa di simile alle foto rinvenute su un sito che racconta di don Tarcisio, delle quali riportiamo un campione (le foto sono coperte da copyright, speriamo di non far nulla di male riportandola qui, riconoscendone l’attribuzione a Marilisa Alberoni):

not so far from Ukomola

Vedremo se riusciremo ad ottenere nuove fotografie, o qualche indicazione in più da don Tarcisio!

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Finally first wind data from Ukomola are available! We analized and found what we expected to find: March is not the best period to extract power from wind!

As you can find in the spreadsheet, mean speed is under 2 m/s. But, extremely important, fluctuation coefficient (also know as irregularity coefficient) is above 1,4, so this site is probably good enough as we expected.

Some photos give us a quick look to the site where wind towers will be built: ok, it seems so many trees are all around, but, maybe, it is due to the point of view only! We hope so, more investigations will come!

average wind speed in Ukomola, March 2012