Qualche passo avanti…fluidodinamico!

Nell’ambito dello studio della fluidodinamica del Ventolone, per arrivare a definire il profilo alare più adatto per le pale e possibilmente fornire una stima delle caratteristiche velocità del vento-potenza e velocità del vento-coppia motrice, ci stiamo imbattendo in un problema molto specifico.
Le VAWT (turbine eoliche ad asse verticale) sono di solito studiate attraverso un parametro adimensionale detto tip speed ratio, per il quale, limitatamente alle turbine Darrieus (cui anche il Ventolone fa riferimento), si indica in letteratura un valore di massima efficienza pari a 4-5.
Girovagando sul Web ho avuto modo di incontrare questo modello commerciale, molto simile al Ventolone. In base ai dati forniti dal sito emerge un valore di tip speed ratio mediamente pari a 1.
Delle due una: o ci siamo sbagliati tutti, oppure il valore di 4 è valido solo per le Darrieus reali, e non per le H-rotor come il Ventolone, per il quale si presuppongono valori inferiori.
Per intanto un passo avanti: abbiamo appurato che dal punto dell’estrazione dell’energia dal vento si possono utilizzare i profili alari tanto con concavità verso l’interno (soluzione comunemente adottata) quanto concavità verso l’esterno. Un calcolo di massima fornisce risultati assolutamente identici.

 
In figura: triangoli di velocità e valori della sola portanza per posizioni differenti della pala, di profilo MV-227, velocità del vento pari a 5 m/s, tip speed ratio pari a 3

Nuovi contatti!

Girovagando per blog avevo incontrato mesi fa questo bel sito che consiglio caldamente a tutti sia per le splendide fotografie sia per il contenuto.
Il mese scorso l’autore pubblica dei post relativi a un progetto che sta seguendo a Njombe, Tanzania. un sobbalzo nel cuore, lì ho passato 4 estati e in zona è nata l’idea del Ventolone (Makambako è poco distante).
Mi attivo e insomma, dopo un breve scambio di mail l’altro giorno un lungo colloquio via Skype attraverso il quale abbiamo potuto scambiarci informazioni e idee. L’autore, Giovanni Viale, sta collaborando a un progetto cooperazione Nord-Sud che prevede la ostruzione di una scuola tecnica in quel di Njombe appunto, in collaborazione con una ONG olandese, SHIPO, e in particolare con un tal John de Wolf il quale si occupa di tecnologie a basso costo per Paesi in Via di Sviluppo.
Giovanni Viale si dice molto interessato al nostro Ventolone nell’ottica di fornire un contributo alla rete idrica della scuola che stanno costruendo. In particolare a valle della collina sulla quale sorgerà l’edificio è presente una sorgente, dalla quale si vorrebbe attingere parte dell’acqua per la scuola stessa. il Ventolone avrebbe lo scopo di pompare l’acqua per un dislivello di circa 40m, per 200m di lunghezza.

Che dire, non aspettavamo altro!

Njombe è una zona a noi conosciuta, in più il Ventolone si integrerebbe in un progetto di sviluppo pre-esistente, e sarebbe applicato al fabbisogno idrico invece che alla produzione di elettricità (meno redditizia in termini di efficienza termodinamica).
Al lavoro quindi!

Si tratta ora di mettersi in contatto con il sig. De Wolf, e attendere gli sviluppi.

P.S.: una nota a margine: potenza del Web! Entrare in contatto con un progetto e una persona di cui…non si conosceva nemmeno l’esistenza!

Una valanga di aggiornamenti!

Nonostante l’apparente assenza dalla blogosfera il Ventolone Group sta lavorando, eccome.
Lo scorso martedì durante il summit che ha sancito, tra le altre cose, le doti culinarie di SuperMarioProf, è stato fatto un po’ il punto della situazione. Ecco quanto emerso:

  • Paolo riprenderà una serie di contatti con la realtà torinese delle ONG e simili
  • Carlo si sta attivando per il recupero di materiale e quant’altro per mettere in piedi il primo prototipo, presumibilmente tra 15 giorni
  • Mario ha avviato tutta una serie di contatti di cui al post seguente per definire dove piazzare l’anemometro in primis, e qualora le condizioni di vento lo permettano, il futuro ventolone
  • Giorgio ha descritto ai presenti la sua attività relativa all’anemometro, al suo interfacciamento con la CPU e all’invio di dati via SMS / Web
  • Massimo e Francesca erano assenti giustificati ( 😉 )ma si sono persi la “paota” a cena…e ci dispiace per loro!

Il tono goliardico di questo post ben rispecchia l’allegria della serata e la sensazione di gruppo che si respirava e che ci consente di andare avanti in questa piccola realizzazione.
Nei post seguenti maggiori dettagli relativi ai vari aspetti.

 
Nelle foto: Carlo e Paolo osservano estasiati Giorgio e i suoi marchingegni…ci capiranno qualcosa?