In una conversazione con Giorgio, alcuni giorni fa, dopo il contatto con Giovanni Viale:
Giorgio: …ma cavolo, in Africa hanno acqua, risorse, ma perchè non si mettono lì e non si costruiscono una diga, una centrale…
Mario: eh…mica è poi così semplice. Innanzitutto devi saperlo fare, anzi, prima ancora…devi saper che la tal cosa esiste!
G: mi sembra impossibile…
M: prova allora a immaginare di chiedere a tua moglie, che non sa nulla di vento, anemometri ed elettronica (a parte quella che vede costantemente in giro per casa…povera Marina 😉 ) di dire se può pompare l’acqua del rubinetto con il vento: ti chiederà se sei matto!
G: eh…
Mi ha dato da pensare, questa affermazione di Giorgio. Già, l’Africa e il Terzo Mondo sono arretrati: perchè, visto che sono ricchi di risorse e di intelligenze? Visto da qui sembra assurdo.
E’ un problema decisamente complesso, nel quale entrano in gioco processi sociologici, economici, antropologici. Di certo spesso dimentichiamo che noi abbiamo la scuola, l’istruzione garantita, e che se siamo ciò che siamo, a livello tecnologico per lo meno…tutto parte dalla scuola. Un po’ come diceva 50 anni fa don Milani.
Ecco, con il Ventolone vorremmo concorrere più al progresso di uomini, che non allo sviluppo dei Paesi.