Nonostante 38 di febbre andiamo a Makambako a comprare tutto il materiale che ci serve, che e’ un sacco di roba, pero’! La differenza con lo scorso anno e’ abissale: Tarcisio nonostante la febbre si e’ messo a impartire ordini a destra e manca come al solito per mandare avanti la baracca, solamente le imprecazioni sono molto piu’ colorite (!).

landscape near Makambako
Ci affida a un suo operaio che ci porta a Makambako e in un dedalo di adorabili bancarelle che ricordano tanto il suk di Marrakesh ci conduce dal “ferramenta”, brevemente spieghiamo di cosa abbiamo bisogno e lo seguiamo al loro magazzino, ce e’ decisamente ben fornito: dai profilati in acciaio ai tubi per idraulica ai pannelli di cartongesso, tutto ordinato che non sembra manco Africa (ce lo si conceda).
Compriamo 60 tubi Innocenti, le lamine e i profilati e le lamiere per le pale. Ripensando a Stone Town e alle contrattazioni e alle difficolta’ a reperire tutto qui sembra un paradiso. D’accordo con Tarcisio non paghiamo nulla, saldera’ lui e noi gli faremo una donazione sul conto della missione al rientro: molto piu’ semplice e snello!
Rientriamo, l’aria si e’ fatta fredda e i 38 di febbre diventano qualcosa in piu’…nei colori di un splendido tramonto africano in mezzo alla savana rientriamo a Ilembula, e chi puo’ festeggiera’ i 18 ann di missione in Africa di Fausta (chi scrive invece va a dormire e assaggera’ la torta solo piu’ tardi!)