Iniziano gli scavi a Ukomola!

Stamattina abbiam dato il via agli scavi a Ukomola insieme ai locali e ad Alfred, operaio di Tarcisio, che ci fa anche da interprete. Partiamo con il “Lince” di Tarcisio (si’ si’, ha un Lince della Croce Rossa, chissa’ come) e dopo mezz’oretta di savana (savana era!) eccoci al sito.
Qui una pace e un silenzio surreale ci avvolge, non c’e’ assolutamente nulla!

image

Tracciamo le basi delle torri, alcuni abitanti e il catechista Cosmin (che fa le veci del parroco piu’ o meno) vanno a prendere la sabbia e insieme cominciamo a scavare.
La terra e’ rossa ma secca secca che sembra quella che immaginiamo ci sia su Marte, solamente fa molto piu’ caldo.

image

Posizioniamo anche un anemometro in cima a un palo di 9m, per confrontare poi i dati con quelli contemporanei di quello di Tarcisio posizionato a marzo:

image

i primi dati ci dicono che lassu’ il vento soffia a una media di piu’ di 6m! Cioe’ il 40% in piu’ dei dati che avevamo, cioe’ il 170% in piu’ di energia!

UPDATE
Primo scavo completato!

image

UPDATE 2
Dopo una leggera passeggiata nella sabbia di 2 km per raggiungere il bar Centro di Ukomola ci godiamo il pranzo che ci viene offerto, a base di riso, fagioli e insalata di pomodori e cipolle, nella speranza che vada intestinalmente tutto bene…
Poi torniamo al sito: il vento si e’ alzato ulteriormente, il sole e’ caldo e pungente, si sono aggiunti altri operai, tanto che ora praticamente osserviamo, e basta. Gli scavi continuano, prepariamo il “calcestruzzo”…
image

image

(continua…)

Pedagogia africana

…in attesa di spiegarvi il motivo di due giorni di blogging black out vi regaliamo alcune fotografie scattate stamattina: pedagogia africana!

image

image

image

image

Ora, con tutti i limiti del paragone, ci chiediamo se crescano meglio i bambini che portano il legno per la stufa a 3/4 anni, oppure i bambini italiani che a 3/4 anni sovente per questioni igieniche non possono nemmeno toccare la terra al parco (“…Pierfrancesco vieni subito qui a lavarti le mani con l’amuchina, butta via quella terra, Pierfrancesco non mettere le mani in bocca, cacca!….”). Fuor di retorica, quando i genitori che poi incontriamo ai colloqui a scuola disperati per figli semi-smidollati si porranno il problema tanto del percorso pedagogico effettuato quanto della necessita’ di cambiare sistema, almeno per le nuove leve?