Ultime notizie, nuove notizie – Good news for 2012

Come promesso nel post precedente ecco a voi l’ultima mail arrivata da mr. Suha.

Dear Mario,
 Sorry for the very very delaying on replying your mail. I would like you to know that I am still very busy with the wind mill since the advice from SHIPO needs much changes… The solution was to remove the bicycle wheel to replace the keeping of a motor bike sproket, the chain, the motorbike wheel connected with a small sproket. these changes gain the speed of the wheel more than three times the speed of the shaft. This shows the great hope for the pump to work very well. Sometimes the problem is wind. We had already pumped few water in two days.
  I will send you the picture when the system is completely fixed. Be patient we will reach a good solution
                    SUHA
mr. suha

Ottimo!
assolutamente in linea con le nostre attese! Infatti:
  • mr. Suha dimostra di essere in grado di gestire, modificare, adattare e migliorare l’impianto: ciò significa che c’è stato quel trasferimento di know-how, che era poi lo scopo primario di tutto il progetto (e in parte è anche merito delle indubbie doti di mr. Suha!) 
  • è stato semplicemente aggiunto uno stadio di moltiplicazione, che era esattamente quel che avevamo in testa di fare, inserendo un cambio di bicicletta nella struttura, ma che il tempo, semplicemente il tempo risicato ci ha impedito di realizzare; ne avevamo parlato a lungo con mr. Suha, evidentemente qualcosa gli è frullato in testa! 
  • con la nuova soluzione l’albero di uscita gira più veloce: ciò va a discapito della capacità di auto-avvio del sistema, e a favore della quantità d’acqua estraibile. A suo tempo, temendo condizioni di vento inferiori alle attese avevamo cautelativamente limitato la velocità dell’albero di uscita, in modo da garantire comunque l’auto-avvio anche a 2,5 m/s (9 km/h), cioè con una minima brezza, ritenendo fondamentale ai fini della diffusione del sistema che producesse, magari poco, ma che fosse comunque in movimento. In questa configurazione il sistema è in grado di pompare circa 6000 litri al giorno; quindi con le modifiche apportate può pomparne potenzialmente di più, in funzione del vento effettivo e della sua distribuzione oraria e annuale. Sapevamo quale era il rovescio della medaglia, ora mr. Suha ha apportato modifiche coerenti;il sistema pompa acqua! sarà banale, ne eravamo assolutamente certi, ma vederlo scritto fa un’altro effetto! e ci rende assolutamente orgogliosi del percorso compiuto! in fondo, a portar migliorie ad un sistema comunque già funzionante, è la parte più semplice! il difficle…è rompere il ghiaccio!
E ora? Ora ci dedichiamo a chiudere questo anno 2011 così entusiasmante e denso di soddisfazioni e di cambiamenti, e ci diamo appuntamento…a lunedì, quando ci verranno consegnati i componenti del 1° VentolINO!
Poi…via con le prove e le simulazioni!
stay tuned!

As promised, following the latest e-mail from mr. Suha:

Dear Mario,
 Sorry for the very very delaying on replying your mail. I would like you to know that I am still very busy with the wind mill since the advice from SHIPO needs much changes… The solution was to remove the bicycle wheel to replace the keeping of a motor bike sproket, the chain, the motorbike wheel connected with a small sproket. these changes gain the speed of the wheel more than three times the speed of the shaft. This shows the great hope for the pump to work very well. Sometimes the problem is wind. We had already pumped few water in two days.
  I will send you the picture when the system is completely fixed. Be patient we will reach a good solution
                    SUHA
Really nice!
exactly what we expected! In fact
  • mr. Suha demonstrates to be able, now, to use, modify and improve all the system: this was the key feature of our project (and, ok, mr. Suha is really clever, too!) 
  • he simply changed the transmission ratio, as we told him before we left in august: we told him the best would have been to have a bicycle transmission system, to adjust the pumping with the wind 
  • with the solution Suha adopted the shaft turns 3 times faster: so it will be more difficult to self-start, but it will pump more water; we knew this could be a problem since we wouldn’t be there month after month, so we decided it was better to have a self-starting machine with only 2,5 m/s wind, than using a machine usually standing waiting for more wind 
  • the system works, and pumps water! this is very good, and even if we where absolutely sure it would happen, to read about it is a great satisfaction! it is simple to improve a machine, it is very difficult to start a new one!
And now…let’s party! to close this engaging 2011! And see we on monday, when we should receive the components to build our first VentolINO. Then…test and simulations, for all the next week!

stay tuned!


Anche in Slovacchia – In Slovakia, too

Anche in Slovacchia si interessano di turbine micro-eoliche ad asse verticale! E con una dovizia di particolari e di lavoro ammirevole!

Ci interessa in particolare una variante della turbina Lenz II realizzata per piegatura diretta della lamiera della pala, che in questo modo diventa auto-sostentante. Ora si tratta di trovare una matrice per una piegatrice che ci consenta di realizzare un profilo NACA…oppure, se non c’è (come probabile), ce la costruiremo!

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Also in Slovakia many people are interested in VAWT turbines! And the results are very very good!
We like, in particular, a different way they used to make the Lenz blade airfoil, bending the sheet with a specific machinery. It would be very nice to find such a machinery able to bend a sheet in a NACA way…but this is probably impossibile! So…we will build one by ourselves!


Progetti futuri, II parte- Future projects, 2nd part

continua dal precedente – following previous post

Direzione n°3: il kit in scatola di montaggio

stiamo valutando la realizzazione di un VentolONE in kit di montaggio che consenta di ottenere potenze significative, quindi più grande dimensionamente rispetto al VentolINO. Per “potenze significative” intendiamo 0,5÷2 kW@10m/s, ricordando ai lettori che 10m/s è un vento assolutamente sostenuto e solitamente non presente nell’ambito del micro-eolico, ma che siamo costretti a utilizzare per fornire un semplice termine di paragone con le turbine micro-eoliche commerciali, che a tale regime di vento fanno normalmente riferimento. Questo kit, per certi versi simile a prodotti americani già citati, avrà un certo grado di modularità il che consentirà a ciascuno di realizzare la propria turbina, nelle dimensioni e quindi nella taglia di potenza desiderata, come in un grande Meccano o LEGO. E ovviamente, sarà open-source!
Per mettere in piedi un simile progetto servono di solito almeno un po’ di soldi…e stiamo pensando di passare attraverso il crowdfunding, per scavalcare e renderci indipendenti da quelle logiche e regole (scritte e non scritte) dell’economia e finanza tipica dei venture-capital, rispetto ai quali prima viene il profitto, poi…viene il profitto. Non ci interessa qui la critica a quel modello di business: ci interessa realizzare i nostri progetti in piena libertà e in aderenza al principio per cui, quando ho la pancia piena, poi posso dedicarmi a un sacco di cose belle, piuttosto che a riempirla ancora di più…!
Crowdfunding quindi: in Italia sta nascendo Eppela, sul modello del successo dell’americano KickStarter. Nel nostro piccolo ci pare di poter dire che anche Adotta un kW è stata una esperienza di crowdfunding (senza sapere che era “crowdfunding”…;-) ). Trattandosi di una terra per noi inesplorata, ci vorrà un po’ di tempo, e, perchè no, anche qualche collaborazione: se qualcuno dei lettori non sa un tubo di energia eolica e profili alari e cuscinetti orientabili, ma conosce i meandri dell’economia o lavora in campi affini, bene, si faccia avanti, la mail è nella sezioni Chi siamo!
Questo kit, in vendita sul web, potrà consentire di finanziare altre attività nei PVS, altri progetti, altre soluzioni, in un circolo speriamo virtuoso e auto-sostenibile.
Tempistiche per il kit micro-eolico: a primavera 2012 inoltrata

Direzione n°4: il 1° workshop

da varie persone, via web e direttamente di persona, vengono richieste di fornire indicazioni circa una realizzazione mini-eolica. Ora, mettendo insieme il tutto…ci vorrebbe un bel workshop!
In questo workshop bisognerebbe parlare di autocostruzione ma anche di teoria ma anche di normative ma anche realizzare una turbina. Magari utilizzando il kit…
E quindi pensiamo di mettere insieme un primo workshop ad aprile-maggio (nella bella stagione, per intenderci), strutturato presumibilmente su 2 giorni, durante i quali analizzare insieme:

  1. teoria dell’eolico e del micro-eolico
  2. normativa italiana al riguardo
  3. calcolo della potenzialità eolica di un sito
  4. calcoli di base per una installazione: base, struttura, turbina, generatore/pompa
  5. autocostruzione di una turbina, magari a partire dal kit
  6. autocostruzione di un generatore PMG

Messo così il programma è forse un po’ ambiziosetto, se pensato su due giorni: vedremo!

Bene, ora il programma per i mesi a venire è completo: non vi sembra un programma intenso, interessante, “carino” (1)?

(1) Anna Maria, scusaci, non resistevamo dal citarti! 😉

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third direction: a kit for everyone

we are designing a new version of VentolONE, a kit-way bigger than VentolINO, able to produce high power, i.e. 0,5÷2 kW@10m/s (we know 10 m/s is a high wind speed for little wind farm, but this is the reference wind speed for commercial products, usually, so we also must refer to this one).
This kit will be similar to some american products, it will be open-source and modular, so that you can build your own wind turbine, the way you like, the dimensions you prefer, just like a big Meccano or LEGO. To realize such a big project we need money, maybe not so much…so we are thinking of crowdfunding, to be indipendent from some logics we don’t like in economy and finance, to be free to make somenthing whose aim is to be good, firstly, not moneymaking. We think that we can do a lot of interesting and usefull things when our belly is full, better than filling it more and more and more…
So Crowdfunding : in Italia Eppela is growing, just like the american KickStarter. Since we don’t know so much about these themes, it will take time to understand and create our platform: any collaboration is welcome, anyone interested in joining us can send an e-mail!
This kit will be available during 2012, hopefully in May: it will allow us to fund other activities, expecially new projects in Developing Countries just like ZanziVENTO, in a virtuous feedback.

fourth direction: the workshop

many people call us for informations about wind farms, wind energy and so on.
Well, it would be very nice to have a workshop! We think it would concern on 

  1. wind energy theory
  2. laws about windmills
  3. energy extractable for a windy site
  4. base, structure, turbine in a windmill installation
  5. DIY turbine
  6. DIY PMG

The workshop, probably in May, could use the kit as a model turbine and a model DIY. It should last 2 days, at least. More informations soon!

Ok, now the program for 2011-2012 is clear and full: don’t you think it is a very nice program? 😉

Progetti futuri – Future projects (update)

[ Articolo aggiornato – updated post ]

Abbiamo tergiversato qualche giorno nel pubblicare quanto segue, oggetto di riflessioni già al tempo delle soleggiate passeggiate zanzibarine d’agosto!


Abbiamo tergiversato per poter condividere prima le idee stesse con il direttivo di SolareCollettivo, dal quale (ovviamente 😉 ) abbiamo ottenuto pieno appoggio!
Insomma, che vogliamo fare “da grandi“?
Pensiamo di muoverci lungo 4 direzioni, che nascono e traggono linfa dal successo zanzibarino, dai contatti accumulati in questi anni, dall’entusiasmo per l’open hardware, dal desiderio di mettere avanti al profitto la bontà, la sostenibilità e l’efficacia di un “prodotto”.

Direzione n°1: il bis!

ci stiamo organizzando per…il bis del VentolONE! Per ora siamo alla fase dei contatti, più o meno come un anno fa, ma con un successo alle spalle che infonde fiducia. I siti papabili sono in Tanzania, in Kenya, ancora a Zanzibar, ma per scaramanzia…non diciamo di più!

Direzione n°2: il VentolINO

per poter aumentare il rendimento e migliorare l’insieme abbiamo però bisogno di fare prove. Ora, non potendo fisicamente risiedere 6 mesi a Zanzibar (magari!), non disponendo poi di una galleria del vento e non essendo la pianura di Cuneo il luogo anemologicamente più interessante dell’orbe terracqueo abbiamo pensato di studiare un modello in scala del VentolONE che, nel solco della similitudine fluidodinamica, ci consenta di svolgere prove e prove e prove. Abbiamo perciò progettato un VentolINO di dimensioni 0,5m X 0,5m (diametro X altezza delle pale) che realizzeremo appoggiandoci a questa nuova realtà assolutamente interessante: grosso modo, il VentolONE di Jambiani in scala 1:4 1:5.

VentolINO - simulazione grafica

Ovviamente il VentolINO avrà anche finalità espositive per l’associazione, unendo quindi l’utile al dilettevole.
E ovviamente il VentolINO sarà open hardware, ora che ne sappiamo qualcosa di più!

Quindi…ci siamo detti: perchè non mettere in vendita un kit di montaggio del VentolINO stesso?
Il ricavato diventerebbe fonte di finanziamento per i nuovi progetti.

Inoltre, dal momento che i potenziali acquirenti dovrebbero essere quella schiera inaspettatamente folta di hobbyisti et similia che si scambiano informazioni sul web su forum dedicati, italiani e internazionali, ci siamo resi conto che potrebbe diventare una ottima occasione per scambiare anche i dati acquisiti, avviando nel nostro piccolo un esempio semplice di open research (nostro vecchio pallino!)
Insomma:

  • se vuoi compri il VentolINO
  • oppure te lo costruisci per conto tuo;
  • con il VentolINO puoi sbizzarrirti a fare prove e modifiche, essendo studiato per questo!
  • se vuoi ci condividiamo i dati e le misurazioni.

Come diceva quel tale (George Bernard Shaw), “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”

A quando la vendita? diciamo da gennaio-febbraio in avanti!

(continua…)

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We waited some times to write this post, just to be confirmed by SolareCollettivo meeting last evening. So, everything was approved, and we can start new projects!

We will move along 4 directions, following our know-how, our contacts and the zanzibarian success, and obviously, our enthusiasm for open hardware and our desire of making a good product!

First direction: another one VEntolONE!

We are thinking about a second VentolONE in a Development Country! Nothing sure by now, we are thinking about Tanzania, Kenya and Zanzibar again, working on our contacts.

Second direction: a small windturbine

We would like to raise efficiency and improve the overall turbine: so we need more tests. Since we can’t stay 6 months in Zanzibar (it would be wonderful!), we haven’t a wind tunnel and Cuneo area where we live is not a windy area, we thought about a scaled model of VentolONE, simple to realise and easy to use for tests. We studied a 0,5m by 0,5m model that we are going to build supported by a new interesting reality (which follows Ponoko, USA).

We call this prototype “VentolINO“, which means “small VentolONE”.

This VentolINO could be used for exhibitions, too. And it will be open hardware.

So…we thought: why don’t we sell this VentolINO, in a simple kit? What we could earn would be useful for future projects!

Furthermore, since potential buyers should be those people skilled in DIY about VAWTs, italians and internationals, we could try a way to exchange data frome tests, starting a little but real open research.

Shortly:

  • you can buy VentolINO, for tests or for fun
  • you can copy VentolINO and build by yourself
  • you can start your own tests immediately, since VentolINO is made for this
  • if you like, you can share your results with the community

As George Bernard Shaw said, “If you have an apple and I have an apple and we exchange these apples then you and I will still each have one apple. But if you have an idea and I have an idea and we exchange these ideas, then each of us will have two ideas

When do we start to sell? hopefully from january-february!

(to be continued…)

E finalmente… – Finally…

…la notizia tanto attesa!

Il sistema VentolONE + rope pump funziona e produce ed estrae acqua!

Mr. Suha ci ha avvisati tramite sms, dicendoci che funziona tutto egregiamente da domenica scorsa!
UPDATE: il testo dell’sms:
“Hi Mario do not be worried things are going well. The person from SHIPO was here but he has left. He discovered the problem and we bought some stuff from Dar Es Salaam. On the last Sunday we got water but today we are going to make more adjustment for more availability of water. I will tell you the changes”

Ora…ora siamo stra-contenti, e in attesa di vedere un video o una foto del sistema funzionante, gongoliamo e pensiamo…al BIS!
E se qualcuno dei lettori è interessato, e sa di una località che potrebbe essere adatta…noi siamo qui!

Per ora un grazie grandissimo a tutti coloro i quali a vario titolo e in varia maniera (PiccoliPassi, il sig. Asselle, tanti piccoli sostenitori, il preside Iezza, la famiglia di Patrick) hanno permesso di avviare il progetto!

…big news have come!

VentolONE plus rope pump works and water comes as we expected!

Mr Suha told us the great news, so now we are…super-happy, waiting for a video or a picture of the working system, and thinking…of the NEXT ONE!!! So, if you know a place or a situation which could be interesting in terms of wind conditions don’t exitate to contact us!

UPDATE: the sms
“Hi Mario do not be worried things are going well. The person from SHIPO was here but he has left. He discovered the problem and we bought some stuff from Dar Es Salaam. On the last Sunday we got water but today we are going to make more adjustment for more availability of water. I will tell you the changes”

By now many thanks to all donors and all the people worked with us during these days!

Ancora notizie da Jambiani

Riceviamo da mr. Suha questo sms:

Hi Mario. We are well also. It is true about the ship accident and my wife lost her five relatives. The windmill is working very well. But today the technician from Njombe is coming to make adjustment. I will give inform you later

Ora, di fronte a questo sms siamo un po’ in difficoltà, perchè a fronte della gioia per il buon funzionamento del VentolONE e per l’arrivo, finalmente, del tecnico da Njombe che riparerà la pompa, per contro il fatto che il naufragio del traghetto Zanzibar-Pemba abbia coinvolto direttamente la famiglia di Suha ci riempie di tristezza. Non sappiamo di preciso come comportarci e cosa dire di fronte a queste morti, per cui…restiamo in silenzio.
(Altre informazioni relative al naufragio nel link sotto riportato)

Reading the above sms from mr. Suha we feel confused, happy for the windmill still well working and for the technician from Njombe coming to solve the problems with the rope pump, and also sad for those relatives and their crude death in the ferry sinking. We don’t really know what we can say, so…we keep silent.
More info about the sinking here:

http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/09/201191072355624359.html

A che punto siamo – So what?

A che punto siamo, quindi con la rope pump? La questione ha assunto tempi un po’ africani, ma in realtà siamo sempre più fiduciosi in una (rapida?) soluzione definitiva. Vi spieghiamo meglio il problema: come già detto nel post precedente la fune con i pistoni è molto difficile da tirare, segno evidente che qualcosa le impedisce un moto libero come in realtà dovrebbe essere e come avevamo verificato prima che la “guide box” fosse posizionata sul fondo del pozzo:

Ora se scorreva così facilmente prima, cosa è successo poi? Abbiamo qualche ipotesi in testa, ma servono a poco a 10000 km di distanza! Perciò attraverso Giorgio Colombo che ringraziamo qui pubblicamente siamo ora in contatto con SHIPO, la ong tanzaniana che installa rope pump e presso la quale mr. Suha aveva seguito un corso: chi meglio di loro può risolvere il problema? Il motivo della nostra tranquillità? Il fatto che Giorgio ci abbia riferito che utilizza normalmente una rope pump analoga a quella a Jambiani, in un pozzo di 25m: se funziona da lui… E siccome il VentolONE è ancora egregiamente in piedi, tutto lascia ben sperare. Insomma, attendiamo ancora un po’! A chi volesse approfondire come si realizza una rope pump suggeriamo alcuni dei tanti manuali di riferimento che si trovano online, qui e soprattutto qui!

la “guide box”, prima dell’immersione

la “guide box” vista da vicino: in primo piano la bottiglia che funge da cuscinetto

Suha e Wuha costruiscono la “guide box”

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So what’s going on with VentolONE and rope pump in Jambiani?

well, the problems still remain, probably due to the guide box. As you can see in the above video and photos everything seems to be good, the rope moves the rights way around the bottle used as a bearing, so the problem should be into the well. We contacted SHIPO and so did Suha yesterday, so we are quite sure we will see water soon! SHIPO is the NGO where mr. Suha attended a course about rope pump, so who better than SHIPO could solve the problem?!

For those who wants to know more about rope pump a lot of material is available on the web, expecially here and here!

Rientrati!

Siamo rientrati, tutti, alla fine! con il ritorno di Elena e Mario la prima parte del progetto Zanzivento può dirsi conclusa, e i post precedenti testimoniano il successo.

In tanti ci chiedono se il sistema funziona, e…sì il sistema funziona, alla grande direi visto che le prestazioni reali misurate concordano in pieno con i risultati attesi.

In tanti ci chiedono poi: ma quanta acqua esce?

accidenti, per ora nulla! ma…non è un fallimento, un poco di pazienza! Restano infatti ancora alcuni aggiustamenti da fare sulla turbina, e sulla ruota che movimenta la pompa a corda (rope pump): come si vede nel video che segue (realizzato 10 giorni fa) la corda tende a scivolare sulla ruota, a causa del peso dell’acqua sollevata (circa 6 kg, quando il tubo è tutto pieno).

Abbiamo già avuto modo di mangiarci le mani perchè con un minimo di lucidità in più sarebbe bastato aggiungere da subito alcuni pezzi di copertone a cavallo della ruota, oppure far fare due giri alla corda: di certo avremmo visto uscire acqua, e il godimento sarebbe stato definitivo!

Ma eravamo tutti assolutamente stanchi dopo gli ultimi 10 giorni a lavorare alla shamba dalle 7 alle 18, ininterrottamente (e non è un eufemismo!), e la lucidità non c’era più. Ora, rinfrancati da una settimana di riposo, possiamo dire serenamente che il progetto funziona, richiede qualche aggiustamento e basta.

Vedendo e rivedendo il video infatti, e confrontando i dati di vento (mediamente 3 m/s) di quel momento con la velocità angolare della ruota (circa 18 giri/minuto) emerge che siamo perfettamente in linea con i risultati attesi, e quindi…se la corda non scivolasse avremmo visto uscire dal tubo un poco di acqua!

Ora siamo in contatto con mr. Suha per risolvere il problema: gli abbiamo mandato il disegno che segue, con alcune modifiche ulteriori per il freno a corda e il posizionamento della ruota rispetto alla struttura, e aspettiamo trepidanti l’annuncio dell’acqua!

Infine, avendo finalmente a disposizione una connessione Internet veloce e comoda, dedicheremo i mesi a venire nel raccontarvi, a partire dal principio, tutto il progetto con tutte le foto che per problemi di rete non abbiamo potuto postarvi mentre eravamo in quel magnifico posto che è Jambiani!

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Finally back at home! one week ago Mario and Elena landed in Milan, and so the first part of the project has come to an end.

Many people want to know about the project, and about the water, and how much water the turbine is able to pump. Well, by now…we couldn’t see any water, due to some little problem with the rope pump, as you can see in the above video.

We feel a little bit angry because the solution was so near…adding some tyre pieces across the wheel should solve the slipping of the rope! but we were to much tired of all the work…

So we contacted mr. Suha and proposed the solution in the above picture, and now we are waiting for his response!

So, in the following posts we will tell and show you all the pictures, all the videos and all the ideas, thought, sensations we lived in jambiani and could not tell you before due to a difficult Internet connection!

Prima o poi … – Sooner or later…

…lavoreremo anche un po’ alla torre eolica!

…we will work and build the windmill

I primi dati reali! – Real values from anemometer and sensors!

Eccoci qui! a poche ore dalla partenza pubblichiamo i primi dati veri ricavati dalla turbina!
Ne andiamo particolarmente fieri perchè, in fondo, a parte i prodotti commerciali, poco si trova al riguardo in rete e nel mondo del DIY.
Questi primi dati veri fanno riferimento alla determinazione delle prestazioni della turbina stessa, e puntano a calcolare il valore di CP (coefficiente di potenza), come rapporto tra la potenza effettiva estratta dalla turbina rispetto a quella totale del vento.
Il problema che si poneva, e che si pone sovente in Meccanica e in Controllistica, risiedeva nel fatto che occorre determinare il momento torcente generato dalla turbina stessa. Tuttavia questo momento torcente è nullo, o quasi, se la turbina è “scarica”, com’è peraltro ovvio, e invece ha un valore che va misurato, quando applichiamo un carico…a meno che il carico non sia costante e predeterminato!
Ci siamo mossi in questo senso: avvolgendo una corda pre-tensionata attorno all’albero della turbina, misuriamo la forza che a una estremità della struttura il movimento della turbina genera su un dinamometro.

La corda oltre un certo valore determinato dalla pre-tensione tende infatti a scivolare, con una caratteristica decrescente nell’arco di qualche ora (la corda tende a lisciarsi): di questa decrescita si tiene conto nei calcoli. Pertanto, nota la forza e il punto di applicazione della forza del dinamometro, si ricava la coppia applicata da dinamometro stesso (è bene ricordarlo: il dinamometro applica una forza, la turbina re-agisce con una coppia sull’albero).

Inoltre, sistemato un sensore optoelettronico a forcella recuperato da una stampante in prossimità della’albero cui è stata applicata una opportuna camicia con 4 dentelli, è possibile ricavare la velocità angolare, un po’ come nei mouse ottici: incrociando questo dato con il relativo valore di vento acquisito in contemporanea, è possibile infine risalire sia alla potenza estratta che alla potenza totale del vento.

Il sistema prevede:

  • un anemometro Vortex Inspeed
  • un sensore a forcella
  • una scheda Arduino per la ricezione e analisi dei dati

Insomma, per farla breve, otteniamo i grafici di cui sotto!

Si noti: sullo sfondo la curva di prestazione prevista con analisi fluidodinamica dall’utente sjh7132, in rosso la curva spezzata utilizzata per i calcoli in prima approssimazione, in blu una curva approssimante dei dati reali.

Alcune considerazioni:

  • la turbina subisce comunque sempre un piccolo carico dovuto agli attriti nei cuscinetti, quantificato con misure in 0,3 Nm
  • la misurazione è stata effettuata a monte del sistema di trasmissione, immediatamente a valle della turbina
  • la turbina lavora a portanza in maniera chiara, il TSR (tip speed ratio) senza carico è pari a 1,6 circa
  • si vede come il valore massimo delle prestazioni raggiunga 0,4 (40%), valore di tutto rispetto
  • si vede inoltre come la conformazione delle pale diversa dalla Lenz v2 originale generi meno coppia di spunto o, che è lo stesso, una inclinazione minore della curva tra TSR=0 e TSR=0,6, causando una difficoltà maggiore nel raggiungere il picco di prestazioni sul ramo stabile della curva (a destra del massimo), dal momento che la coppia applicata è grosso modo costante
  • tale coppia di spunto inferiore è da imputare alla pala, più stretta del 30% circa rispetto all’originale Lenz v2
  • per contro il raggiungimento di un picco di prestazioni a valori maggiori di TSR (TSR=0,5 per la Lenz, TSR=0,8 per VentolONE 3.0) genera velocità angolari maggiori, il che risulta decisamente utile nel nostro caso, avendo inserito a valle della turbina un differenziale autoveicolistico che riduce di un fattore 4 la velocità angolare

E ora?
Ora…prepariamo le valigie, che tra poche ore si parte!
E a Zanzibar pensiamo di utilizzare un profilo alare più ampio, ricalcando il NACA 9335, in modo da generare una coppia di spunto maggiore e riuscire a sfruttare meglio anche le giornate poco ventose.

Nothing more to comment than the upper images and photos!
We obtained some real data using some Arduino, one Inspeed Vortex, an opto sensor from an old printer and a simple dinamometer.
Results are good, since this is not a laboratory but only DIY!