Ripartiamo, ritorniamo a Ilembula per i nostri eolici traffici. Il “safari” e’ finito: la notte passata osservando dala finestra gazzelle e simili che brucano sotto casa nella luce della luna, e rumori indistinti e versi di animali, con il ruggito di un leone mica tanto lontano, con la consapevolezza che uscire non era per nulla consigliato (il guardiano ha un kalashnikov…vero!)…ecco, una notte cosi’ e’ un ricordo impagabile!
Ora si riparte, sul solito daladala tenuto insieme con lo scotch che trasporta una umanita’ variegata che ha suoi problemi, sue aspirazioni, suoi pensieri, che ci sono per lo piu’ sconosciuti ma che ci fa sentire n qualche modo…vicini…
…anche in senso fisico!
Poi…beh, trasportiamo anche un letto, a questo giro!

Adam in primo piano, in fondo si carica il letto!

Si lavora per incastrare il letto...
Con una prosa del genere, lo scrivente potrebbe – cambiando solo leggermente mestiere – produrre un libro sulla sua Africa, infamosirsi e tornarvi per conoscere meglio il leone che da là fuori non lo fa dormire . . .